Nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili.
Luogo simbolo della lotta alla malavita (la Tenuta di Suvignano fu infatti sequestrata alla mafia dal giudice Falcone), ospita il 9 maggio 2022 il convegno dedicato a Rosario Livatino “Nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili.” promosso dall’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val D’Elsa – Montalcino in collaborazione con la Region of Tuscany's, l’Ente Terre regionali Toscane, Libera e la stessa Tenuta di Suvignano.

L’evento avviene ad un anno esatto dalla beatificazione del magistrato Rosario Livatino, ucciso dalla ’ndrangheta il 21 settembre 1990, e nel XXX anniversario della strage di Capaci e Via D’Amelio.
Testimonianze di:
- CARD. AUGUSTO PAOLO LOJUDICE, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino;
- EUGENIO GIANI, presidente Regione Toscana;
- STEFANO CIUOFFO, assessore con delega alla legalità della Regione Toscana;
- GIOVANNI MOTTURA, amministratore della tenuta di Suvignano;
- GIOVANNI SORDI, direttore dell’Ente Terre regionali Toscane;
- ANDREA BIGALLI, referente di Libera Toscana.
Interviene LUCIANO COSTANTINI, presidente del Tribunale di Livorno, che ha conosciuto Paolo Borsellino quando nel 1990 scelse come prima sede di magistrato la procura di Marsala dove rimase fino al 1994 con applicazione alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo.
Tra i presenti: MARIA FORTE, prefetto di Siena, SILVIO FRANCESCHELLI, presidente della Provincia di Siena, ROBERTO CARRELLI PALOMBI, presidente del Tribunale di Siena, GABRIELE BERNI, sindaco di Monteroni D’Arbia, DAVIDE RICCI, sindaco di Murlo, PIERO MORINI, responsabile della Pastorale sociale dell’Arcidiocesi di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e MARCO AMABILE, docente del Liceo Piccolomini di Siena.
Una folta rappresentanza degli studenti delle scuole di Siena e provincia ha partecipato al convegno.